Blog

HomeNovitàPerché il colore del legno varia così tanto?

Perché il colore del legno varia così tanto?

Il legno è un materiale naturale che presenta una grande varietà di colori, che vanno dal bianco al nero, passando per il giallo, il rosso, il marrone e il grigio. Questa diversità cromatica dipende da diversi fattori, sia naturali che artificiali, che influenzano la tonalità del legno. Vediamo quali sono le principali cause che determinano il colore del legno.

 

Fattori naturali e ambientali

Il primo fattore che determina il colore del legno è la specie botanica a cui appartiene. Ogni specie ha delle caratteristiche genetiche che influiscono sulla composizione chimica e fisica del legno, e quindi sul suo colore. Ad esempio, il legno di abete ha un colore biancastro, quello di noce ha un colore bruno-rossastro, quello di ebano ha un colore molto più scuro, tendente al nero, e così via. All’interno della stessa specie, però, possono esserci delle variazioni di colore dovute ad altri elementi.

Il secondo fattore che determina il colore del legno è la parte del tronco da cui viene tagliato. Il tronco è composto da diverse parti, che hanno funzioni e strutture diverse, e quindi colori diversi. Le parti  principali sono: il durame, il cerne e l’alburno. Il durame è la parte centrale e più vecchia del tronco, che ha una funzione di sostegno e che ha un colore più scuro e uniforme. Il cerne è la parte intermedia del tronco, che ha una funzione di trasporto dei nutrienti e che ha un colore più chiaro e variegato. L’alburno è la parte più esterna e più giovane del tronco, che ha una funzione di crescita e che ha un colore più chiaro e meno intenso. Il colore del legno varia quindi a seconda della parte del tronco da cui viene tagliato, e anche a seconda della direzione del taglio, che può essere longitudinale, radiale o tangenziale.

Il terzo elemento che determina il colore del legno è l’ambiente in cui cresce e in cui viene conservato. L’ambiente influisce sul colore del legno sia in modo diretto che indiretto. In modo diretto, l’ambiente agisce sulla superficie del legno, modificandone il colore a causa dell’esposizione alla luce, all’aria, all’umidità, al calore, ai microrganismi o agli insetti. Questi agenti possono causare dei fenomeni di ossidazione, ingiallimento, scurimento, sbiancamento, macchiatura o degrado. In modo indiretto, l’ambiente agisce sulle condizioni di crescita dell’albero, influenzandone il colore attraverso il clima, il suolo, l’altitudine e la latitudine. Questi fattori possono causare delle variazioni di colore dovute alla diversa concentrazione di sostanze chimiche nel legno, come la lignina, la cellulosa, le resine, i tannini e i pigmenti.

 

Trattamenti artificiali che variano il colore del legno

L’elemento artificiale che determina il colore del legno è il trattamento a cui viene sottoposto dopo il taglio. Il trattamento può essere di tipo meccanico, chimico o termico, e può avere lo scopo di modificare il colore del legno in modo voluto o involontario. Il trattamento meccanico consiste nelle operazioni di lavorazione del legno, come la segagione, la piallatura, la levigatura o la foratura.

Il trattamento chimico consiste nell’applicazione di sostanze chimiche sul legno, come le vernici, le cere, o le tinte. Queste sostanze possono alterare il colore del legno a causa della formazione di una pellicola protettiva, della penetrazione nel legno e della reazione con le sostanze presenti nel legno. Il trattamento termico consiste invece nell’esposizione del legno a fonti di calore come il fuoco o il vapore.

Come abbiamo visto, il colore del legno varia così tanto a causa di diversi fattori, sia naturali che artificiali, che influenzano la tonalità del legno. Questa varietà cromatica rende il legno un materiale unico e affascinante, che può essere valorizzato o modificato a seconda delle esigenze e dei gusti. Scrivici per saperne di più o contattaci per ottenere maggiori informazioni sui nostri mobili in legno realizzati su misura.